lunedì 25 luglio 2011

Lavorare su me stesso.

Sì. Questa frase devo stamparmela nella mente. Lavorare su me stesso. Il mare di emozioni che mi ha travolto negli ultimi mesi mi ha lasciato nudo, senza una protezione, senza la minima capacità di schivare i colpi.
Sono sensazioni difficili da spiegare. E' un qualcosa che ti senti dentro, una cappa che ti pesa sul cuore. Sentirsi fragili come il cristallo. E' l'unica similitudine che riesca ad immaginare, per visualizzare me stesso. Come il cristallo risplendo, vibro, ma mi infrango.